Tra il fiume Cherio e i Colli di San Fermo si trovavano numerosi mulini, tutti scomparsi. Tranne uno. Il piccolo Mulino dell’Acqua Sparsa, che per generazioni è appartenuto alla famiglia Agazzi e che anche oggi si può visitare.
Il Mulino dell’Acqua Sparsa si trova non lontano dalla grande cava di Grone, dove un minuscolo borgo è sorto attorno a questo edificio che custodisce una struttura in legno risalente agli anni Trenta. Ancora oggi il mulino è attivo grazie a un funzionamento misto che all’acqua affianca l’energia elettrica.
Sono le sorgenti dell’Acqua Sparsa a dare il nome al mulino: attraverso piccoli canaletti scavati nella roccia le acque raggiungono infatti la ruota, evitando di rimanere “sparse”.Il mulino sorge in una vera e propria oasi di tranquillità, immersa nel verde e fuori dal tempo, che restituisce un’idea di come poteva essere la vita in un piccolo borgo collinare quando ancora la civiltà contadina dominava il nostro territorio. L’edificio oggi può essere visitato esclusivamente in piccoli gruppi di persone previa prenotazione, su richiesta.
Nei pressi del borgo di Grone per gli amanti del trekking, si può imboccare il sentiero 614 che porta alla scoperta dei dintorni, tra boschi di castagno, viste panoramiche che si aprono all’improvviso e la piccola Chiesetta di San Fermo. Ideale per una gita mattutina.