Scolpito da Giosuè Meli nell’Ottocento, il Gigante della montagna è una scultura misteriosa incastonata nel verde della Val Cavallina. Il custode silenzioso di una natura incontaminata.
Secondo la tradizione popolare il grande uomo che emerge dalla roccia sarebbe un Gigante che sostiene la montagna, mentre secondo altri l’opera raffigurerebbe una deposizione del Cristo. Ogni persona che si trova davanti a questa colossale scultura ha la sua versione, ma non esiste una risposta definitiva.
Quella di Giosuè Meli, l’autore, resta infatti nascosta: sappiamo solo che nel 1841, lungo la scalinata di via Costa a Luzzana, l’artista scolpì la mastodontica figura umana quando ancora era un giovane studente dell’Accademia Carrara, per dimostrare a se stesso di saper scolpire il gigantismo michelangiolesco anticlassico e quello della “Bella maniera” di Gianbologna. Meli sarebbe poi approdato nella Roma neoclassica, dove avrebbe avuto fama e riconoscimento.
La sua scultura si può vedere lungo il torrente Bragazzo, prima che sbocchi nel Cherio, lungo un ripido pendìo che sovrasta la valle dell’acqua, dove si trovano dei laghetti che formano belle cascatelle d’acqua trasparente.
Una rete di passerelle e sentieri corrono lungo il torrente offrendo numerosi punti di osservazione, da cui ammirare la natura incontaminata circostante. La piattaforma antistante ilGigante offre una vista spettacolare sia della scultura sia dell’ambiente circostante.
Nei pressi, con il suo antico borgo medievale, Luzzana ospita numerose sculture dell’artista, la maggior parte delle quali custodite tra le mura del Castello. Forse tra i capolavori dell’opera di Meli si potranno trovare suggestioni che rimandano a quella grande figura di roccia, che veglia l’intera valle da ormai quasi due secoli.
Questo sito è valorizzato dall’associazione Culturale Il Gigante di Luzzana.
